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Vi siete mai chiesti cosa rende grande un'azienda o un'associazione (profit o non profit)? Le capacità manageriali, certo. Le virtù imprenditoriali e professionali di chi le guida, indubbiamente. Eppure, che voi ci crediate o no, da sole queste qualità possono anche rivelarsi insufficienti per la "tenuta" di un sistema legato a doppia mandata al contesto istituzionale, politico, sociale ed agli umori (mutevoli) dell'opinione pubblica con cui, quotidianamente, è costretto a misurarsi. Come relazionarsi col prossimo, allora. Come dialogare, in maniera esauriente e corretta, con il mondo della politica? Che rapporto tessere con le istituzioni, gli altri gruppi di interessi, i clienti ed i consumatori? In una sola frase: come comunicare chi siamo e cosa facciamo al "mondo" che ci circonda? In che modo rendere appetibile il nostro prodotto, come mostrare agli altri quanto valiamo, cosa siamo e soprattutto perché conviene rivolgersi a noi? E' a questa serie di semplici, quanto elementari quesiti che occorre dare una risposta. Perché lo sappiamo: i tempi che stiamo vivendo sono difficili. Spazzati da una crisi tra le più violente e durature dell'epoca moderna. Le informazioni stesse, sovente, viaggiano su binari distorti, che non conducono a nessuna meta. O peggio, sfociano nel crudo deragliamento della verità. Confusione, caos, smarrimento, sono i veri padroni di questo primo scorcio di Terzo Millennio.

Ecco perché, oggi più di prima, diventa cruciale comunicare in maniera corretta, presentare i propri servizi nel modo migliore e più efficace. Ma affinché ciò accada, affinché ciò sia tradotto in realtà, diventa fondamentale farsi "comprendere" quando si plasma un'opera che sarà poi giudicata, soppesata e sezionata da altri. Ne siamo consapevoli. Ma per far sì che ciò si realizzi è necessario prima imparare a gestire la congiuntura, dominandola e non subendola, governandola e non "sopportandola". Non bisogna, cioè, lasciarsi travolgere dai fatti. Bensì essere "nei" fatti, anticipando i tempi, conoscendo in anticipo cosa succede nei palazzi, presenziando la scena con fermezza e credibilità, da protagonisti. Perché non si possono cambiare le regole del gioco se prima non si conoscono quelle vigenti. Belle parole, direte voi. Per niente facili da tradurre in pratica, aggiungiamo noi. Eppure, volente o nolente, questa serie di azioni che, nella loro complessità, richiedono uno sforzo ingente, un'esperienza fuori dal comune ed una buona dose di professionalità, se attuate, sono in grado di garantire alle aziende ed alle associazioni quello che si dice in gergo, il "valore aggiunto". Quel quid, cioè, che solo può condurle sulla strada del successo. Noi, una mano per sostenere ed imboccare la rotta giusta, possiamo darvela……

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Bravura ed efficienza da sole non bastano!

Serve per sfidare e battere la concorrenza sul suo stesso campo in un mercato, quello moderno, sempre più globale e selettivo. E' questa la vera battaglia che ci attende. Una battaglia durissima da affrontare sapendo di doverla "vivere" con regole che non ci avvantaggiano. Ma è qui che entriamo in gioco noi. Chi scrive le regole del gioco? Chi detta i tempi del match? Sono in tanti e siedono nei banchi del Parlamento italiano, nelle stanze dei Ministeri, nei palazzi delle amministrazioni locali, nell'arena europea di Bruxelles. Hanno cento nomi: governo centrale, regioni, province, autorità per i trasporti e l'energia. Ma una sola etichetta: "potere pubblico". Sono loro quelli che scrivono le leggi, emanano le direttive europee, vergano i decreti, firmano le circolari. Che fare, allora? La risposta è semplice: si chiama lobbying. Ed è un passo che va oltre la semplice managerialità.

Occorre infatti seguire da vicino chi sforna leggi, norme e regolamenti. E questo lo si fa solo sviluppando relazioni e rapporti a livello istituzionale entrando nei dialogando con gli attori stessi della "public policy". Parliamoci chiaro: intervenire per tutelare i propri interessi ma anche per fornire un contributo concreto affinché le regole siano positive per noi (e per il Paese in cui viviamo), non solo è un diritto che ci spetta, ma anche un dovere ben preciso che tutti quanti noi faremmo bene ad assolvere. Noi, come detto, ci siamo. E siamo pronti a fornire il nostro contributo.

Public policy, relazioni istituzionali, comunicazione, ecco i servizi di lobbying che vi proponiamo:

  • Il monitoraggio della normativa sui temi di interesse del cliente in fase di ideazione, preparazione, elaborazione, approvazione e implementazione;
  • Il monitoraggio del clima politico relativamente agli interessi del cliente;
  • La mappatura dei decisori influenti ed efficaci sulle decisioni che interessano il cliente, identificando chi sono coloro che a vari livelli hanno le leve del comando;
  • L’analisi degli obiettivi ( key issues )che si vogliono raggiungere e dei problemi connessi all’interesse che si vuol tutelare o promuovere;
  • L’elaborazione della strategia di lobbying per influenzare i decisori pubblici nel rispetto della trasparenza e della correttezza e puntando al risultato auspicato dal cliente;
  • La preparazione di bozze di testi normativi, ( drafting ) e di atti da utilizzare durante i processi decisionali per promuovere decisioni favorevoli al cliente;
  • La redazione di schede sintetiche (position papers) in cui sintetizzare la posizione che si vuol sostenere;
  • La costruzione di coalizioni (coalition building) con altri interessi e soggetti che si possono coinvolgere per sostenere gli obiettivi del cliente;
  • La programmazione di incontri autorevoli ed efficaci con decisori pubblici e soggetti in grado di influenzare le decisioni per informarli correttamente sugli interessi del cliente;
  • La progettazione e la realizzazione di campagne di informazione e sensibilizzazione ( advocacy advertising ) sui temi connessi all’interesse del cliente;
  • L’implementazione della strategia di lobbying attraverso lobbying diretto presso i decisori influenti e lobbying indiretto mediante la mobilitazione (grass root lobbying) di una vasta platea di soggetti che possono indirettamente sostenere la battaglia per raggiungere gli obiettivi del cliente;
  • La realizzazione di sondaggi di opinione qualitativi e quantitativi ( survey ) presso pubblici di riferimento per raccogliere informazioni utili per sostenere l’interesse del cliente prima, durante e dopo l’azione di lobbying;
  • La stesura di report periodici per aggiornare il cliente sui vari passaggi della strategia di lobbying;